Sabato 29 aprile, nella chiesa di San Marco in Vasto, la comunità diocesana si è radunata per vivere, insieme all’Arcivescovo padre Bruno, una veglia di preghiera in occasione della 60ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. La composizione dell’immagine di “un meraviglioso poliedro” ha accompagnato e caratterizzato la serata. Il simbolo, scelto dall’Ufficio Nazionale di Pastorale Vocazionale, fa riferimento ai nn. 206-207 dell’esortazione apostolica Christus Vivit, in cui papa Francesco sottolinea l’importanza della “valorizzazione dei carismi che lo Spirito dona secondo la vocazione e il ruolo di ciascuno dei membri della Chiesa, attraverso un dinamismo di corresponsabilità”. E prosegue: “Animati da questo spirito, potremo procedere verso una Chiesa partecipativa e corresponsabile, capace di valorizzare la ricchezza della varietà di cui si compone […]. Nessuno deve essere messo o potersi mettere in disparte. In questo modo, imparando gli uni dagli altri, potremo riflettere meglio quel meraviglioso poliedro che dev’essere la Chiesa di Gesù Cristo. Essa può attrarre i giovani proprio perché non è un’unità monolitica, ma una rete di svariati doni che lo Spirito riversa incessantemente in essa, rendendola sempre nuova nonostante le sue miserie”.
Alle facce del poliedro è stata data voce attraverso la lettura di una carrellata di testimonianze molto diverse tra loro e, quindi, di grande aiuto per poter contemplare la bellezza di ogni vocazione e scoprire che, se autentiche, nascono tutte e sempre da un’unica chiamata e conducono all’unica meta: la santità!
L’Arcivescovo, nel suo pensiero omiletico, ha offerto ai presenti un’attenta lettura del Messaggio “Vocazione: grazia e missione”, scritto dal Santo Padre in occasione di questa giornata, e ha lasciato risuonare le parole del pontefice, arricchendole anche di proprie riflessioni ed esperienze personali.
Hanno partecipato alla preghiera sacerdoti, consacrati e consacrate, seminaristi, famiglie e giovani che, illuminati dalla Parola di Dio e facendo una viva esperienza di comunione ecclesiale, hanno potuto scoprire e riscoprire la vocazione come dono e compito, fonte di vita nuova e di vera gioia.
Nel cuore della veglia, Sabina De Rosa, della comunità parrocchiale Santissimo Salvatore in Casalbordino, ha vissuto il rito di Ammissione tra le candidate dell’Ordo Virginum. Preghiamo perché il Signore porti a compimento l’opera che ha iniziato in lei e susciti sempre nuove e sante vocazioni a servizio della Chiesa, Sua splendida Sposa, nostra tenera Madre.
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